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amore era stato il frutto inquieto di un’inconscia debolezza — il desiderio sentimentale che si era imposto alla realtà dei sensi. Ma non poteva e non doveva durare. Egli stesso sapeva che questo sentimento se fosse durato gil avrebbe ucciso ogni qualità creativa. Il distacco era l’operazione chirurgica che lo liberava dagli ultimi residui del passato.

Farro ammetteva che due, di sesso diverso, potessero vivere insieme a lungo, senza stancarsi — ma quando lo spirito invade il campo fisico la resistenza diviene inconcepibile: la vita moderna costruisce una nuova saldissima individualità.

Un altro punto buio attraversò i suoi ragionamenti: il cambiamento di Sona che, in pochi giorni, aveva ucciso e dimenticato il sentimento. Anche questo gli suggerì una soluzione aderente ad uno dei maggiori problemi del nostro tempo.

L’individuo intelligente possiede un’intuizione atavica: cioè conserva in sè stesso l’emozione già provata dai suoi avi: ecco perciò che tutto quanto aveva ragione d’interesse, di piacere e di sensibilità rimane diminuito di valore — non perchè l’elemento in questione perda il proprio valore organico, ma perchè la sensazione generata è già posseduta e sfruttata. Si spiega così come la modernità, carica di forze nuove e originali, annulli velocemente le antiche bellezze artistiche, sensibili e sensuali. L’amore sentimentale è superato — non dà più soddisfazioni dimensionali — è un residuo atavico vinto dalla stessa intuizione atavica.