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miracolo della nostra felicità, della nostra fedeltà, che à superato l’amore, rendendo la nostra fusione sessuale il punto di partenza per una interpretazione più umana della sessualità, verso il traguardo insuperabile dello spirito. Soltanto così le potenze dell’ambiente ànno una seduzione sana ed appagante — il tormento interiore diventa bisogno di espressione artistica — la sensualità è un centro di forze creative».

«In questa esistenza complicata, dove il giuoco degli interessi, delle passioni e delle intelligenze non à limiti, in questa concorrenza spietata di valori, io non posso uscire neppure per un attimo dall’unione con la tua individualità. Ti ò nel sangue, nei nervi, nel cervello. La nostra unione è la quarta dimensione di noi stessi. Sanità meravigliosa della natura che, sommando le qualità del maschio e della femmina, à creato il tipo unico dell’uomo».

«Questi giorni di distacco, dopo tanti mesi, mi dànno la stessa angoscia dei primi tempi — quando ti sentivo intuitivamente, comprendevo l’enorme importanza che aveva per me la tua superiorità sensibile ed artistica. E nella gioia calda, nell’entusiasmo indomabile di essere amato da te, nella sicurezza di lottare insieme per imporci e trionfare, avevo tutto il desiderio, non ancora realizzato, dei tuoi baci è della tua incancolabile femminilità — desiderio che moltiplicava la mia nervosità, urlava ferocemente, m’inchiodava fino allo spasimo contro gli ostacoli che impedivano ancora la nostra fusione.