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di quella donna che entra: è più suggestivo delle vostre teorie. Quel nero-rosa à più forza persuasiva di qualsiasi polemica, perchè si è sempre visto che l’opera d’arte è un fattore naturale, difficilmente controllabile anche nelle sue ragioni espressive».

La conversazione si modificò facilmente. Sona domandò al giovane scrittore cosa stava preparando.

— «Ò finito da pochi giorni un dramma, ma temo di doverne sospendere la rappresentazione fino al ritorno della Compagnia di Stato, l’unica che possa avere i mezzi adatti per sceneggiarlo. È un complesso di sensazioni teatrali, eminentemente suggestive per i contrasti tra fattori umani ed elementi irreali».

— «Senza trama?».

— «Oh, no! a differenza dei lavori precedenti ò voluto dare all’azione una sola impalcatura».

— «Sono anch’io in quest’ordine d’idee» — riconobbe Farro — «benché il teatro sia più visivo che psicologico trovo indispensabile combinare intimamente le diverse parti».

— «Possiamo conoscere la trama?».

— «Ormai non voglio più nasconderla, dal momento che annuncierò il dramma tra pochissimo tempo. Ò presentato la figura complicatissima di un giovane che à saputo educare talmente la propria sensibilità da interpretare umanamente la sua intuizione superumana: questa potenza formidabile, ancora lontana dallo spirito del presente, gl’impedisce di abbandonarsi al sentimento. Egli, avvici-