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Poi, vertigine di vita, di lotta, di passione — attraverso l’urto di mille difficoltà e di mille imprevisti — nella gioia entusiasta delle vittorie e nella nervosità energica delle sconfitte.

Rivedeva Sona, sempre uguale, fatta di elasticità, bellezza, impulsi, decisioni, indipendenza, superiorità. Sentiva, come allora, la sua influenza animatrice, la sua affinità morale: compensazione indispensabile e perfetta!

Mesi di accordo completo, perchè il loro amore, al disopra del semplice sentimento sessuale, era una necessità cerebrale di lavoro e di creazione.

Dopo qualche tempo fu raggiunto da Sona, che veniva dall’aver visitato la famiglia di un parente.

La polacca, nella semplicità di un impeccabile abito da passeggio, interessò immediatamente i frequentatori del locale che si andava popolando.

— «Sai? è arrivato Arenda! Prima di raggiungerti sono passata all’Hôtel per ritirare la posta e l’ò incontrato. Verrà al Savini tra poco. È sempre lui: giovane, attivo, futurista».

Farro sorrise, lieto di salutare l’amico.


*


— «O’ letto tutte le vostre pubblicazioni ed ò seguito i vostri vagabondaggi» — disse Arenda, giovane pittore futurista notissimo nel campo decorativo — «e vedo che siete all’avanguardia di ogni audacia ed ogni modernità».