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e cercando di godere il più possibile: abile, lucido, intelligentissimo conquistò facilmente un potere individuale formidabile che gli permetteva di muoversi ed agire in piena libertà. La sua faccia maschia, bronzea, dai brevi baffi spagnoli, portava una superba espressione di sicurezza indomabile.

Parlò con Sona, se ne interessò esageratamente. Per diversi giorni la fasciò blandamente di una corte distinta, piena di premure, quasi verticale. Ballò con lei nei tabarins notturni, fu un esempio inimitabile di cavalleria e di buon gusto.

Un pomeriggio, finalmente, (seduti sul cuoio morbido delle poltrone, neirhall semibuio dell’Albergo) approfittando di un attimo di assoluta solitudine, Pedro Juanil si lasciò trasportare dall’impulsò della sua natura dominatrice. Egli amava Sona: la sua bellezza fisica e spirituale era superiore a tutte le donne peruviane, egli vedeva in lei la realizzazione definitiva della sua felicità.

— «Abbandonate Farro: la vita densa d’imprevisti, snervante, fatta di lavoro e d’inquietudini, non è adatta alla vostra personalità. Egli, essendo un uomo avido di varietà e di ricerche, si consolerà facilmente al primo nuovo successo letterario. Io vi offro la ricchezza più grande del Perù ed un programma tutto lusso e gioia, in America ed in Europa. Continuerete a produrre, ma sopra una base più solida e più salda... Io non credo all’amore che vi lega: la sensibilità di una donna à bisogno di troppe esperienze per limitarsi ad un accordo intellettuale. Farro non à nulla di eccezionale per