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sfatta: egli passava leggermente nel paesaggio viola, infinito, dove i volumi degli oggetti avevano strane suggestioni umane.

LUCE: i viola sono diventati violetti terribili, si sono spaccati sotto valanghe di sole. Sull’enorme quadrante, che copre l’orizzonte, la lancetta è inesorabile: mancano soltanto cinque minuti — la faccia di Farro è tesa come un metallo, le sue vene gonfie sembrano corde d’aciaio. Sono non à più nulla della femmina: una linea maschia d’energia, una matassa pulita di nervi.

Stato d’animo feroce, psicologia della febbre, attimo che sfiora la pazzia.

Che accadrà dopo i cinque minuti? Una realtà essenziale elle bisogna raggiungere prima, che bisogna raggiungere insieme, ad ogni costo.

Calore sanissimo della lotta decisiva, senza debolezze, combattuta violentemente: i due corpi si distinguono nettamente nello sforzo. Sensazione bruciante del momento: odore di sudore muscolare, ubriaco, ricco di vitalità. Passione sensuale che avvampa dalle carni giovani, si moltiplica con le riserve nervose e supera i limiti normali delle possibilità. Tutti i sensi sono gettati ferocemente in avanti. Dominazione della brutalità.

Cinque minuti precisi! Gioia larga della vittoria, respirata dalle bocche estenuate, sotto le valanghe del sole — il cuore, come una spugna, allarga gli oceani del sangue — tutto è diventato giallo e rosso, l’universo è un’infuocata vita arancione, scoppiante, sudata, superumana.