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Ella singhiozzò:

— «Ti amo — ti amo fisicamente e spiritualmente» da molti giorni — ma temevo di essere vinta, di essere assorbita da questo amore. Ho paura che il sentimento umano danneggi la sensibilità artistica. Eppure non posso più resistere, ti voglio tanto bene... L’intuizione mi dice che tu comprenderai il mio lavoro... saremo una compensazione di forze e di attività. Non ho mai ceduto a un sentimento: cercavo soltanto il maschio nell’uomo — tu hai rinnovato il miracolo che fonde lo spirito e la carne — sarò tua completamente...» —

*

Quindici giorni d’ansia, di morboso desiderio.

Si ritrovarono più vivi, con entusiasmo maggiore, ricchi di ottimismo.

Tutto l’ambiente milanese fu sorpreso: gli antichi amici di Sona Vinki respirarono malamente la fortuna di Farro — cercarono mezzi assurdi per vincere la loro felicità.

Vita pericolosa di baci e d’insidie — di lavoro e di contrasti.

Compresero che, per iniziare unitamente la loro opera artistica, dovevano cercare altri ambienti meno pericolosi.