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Come una fanciulla fu a pericolo per una incantagione che la madre le fece.

CAP. 18.°


Conobbi una donna ne la città di Siena, la quale aveva una sua figliuola piccola e vergine, a la quale spesse volte per ritrovare certi furti, le faceva fare una encantagione che l’era stata insegnata da una diabolica femina et infernale maestra, e conventata1 dal diavolo ne le sue arti, ella e l’altre che fanno simigli cose e chi lo’ crede e lo’ consente. E teneva questo modo: ch’ella aveva un bicchiere et empival d’acqua, e così pieno el poneva in terra, e la madre e la figliuola si ponevano a sedere in terra allato al bicchiere, e poi faceva dire a la figliuola le parole diaboliche sopra ’l bicchiere dell’acqua. E dette le parole diaboliche, el diavolo appariva sull’acqua ch’era nel bicchiere ne la figura e forma et abito di colui, ovvero di colei che aveva fatto el furto, e in che modo furava, e dove l’aveva riposto.


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  1. Addottorata matricolata. V. lo spoglio.