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te non avevano veluta persona. E mirando e vollendosi di torno, viddero un fummo nero quasi ombra di persona; tanto scura et orribile che quasi venner meno de la paura. Allora el giovano, prendendo fiducia in Dio e nel Beato misser Santo Francesco, lo scongiurò da la parte di Dio che gli dovesse dire chi egli fusse e che volesse. Allora di quell’ombra gli rispose una molto dolorosa boce e disse: Sappi che io so’ l’anima di tuo padre, el quale so’ dannato a le pene etternali de le quali pene mai non escirò. Allora el giovano incominciò fortemente a piangere e disse: Come può es sere questo, concio sia cosa che voi vi confessaste e v’acconciaste come diè fare ogni fedel cristiano, e rendessi l’usura pienamente come voi lassaste per testamento? Or qual è la cagione de la vostra dannazione? Rispose la boce di quell’ombra e disse: La cagione è che benchè io mi confessasse e lassasse che l’usura fosse renduta, nondimeno tuttavolta ebbi nell’animo che se io campasse di non renderla; unde per questo so’ dannato a le pene del lo ’nferno; e questa visione t’è concessa da Dio per la carità che tu avesti inverso di me; che perchè io mi salvasse, in quanto ti fu possibile ti disponesti di vivere sempre in penetenzia; sicchè acciò che tu sia forte e co-