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AI LETTORI.



Ai cortesi, che apprezzano il pensiero che ci guida in compilare questa Antologia, crediamo dare una buona novella, se loro annunziamo che ai gentilissimi e simpatici Statuti dello Spedale, facciamo succedere uno Scrittore, quanto nuovo, altrettanto pieno di fuoco e di poesia, e ricco d’immaginazione, come di schiettezza e semplicità. Oggi che la letteratura sembra avere esaurite le ultime e le più gagliarde droghe per isvegliare gli ottusi appetiti del popolo dei leggitori, non tornerà ingrata la primitiva schiettezza, e l’ingenua convinzione di un fraticello, che quattrocento sessantaquattro anni fa, con sì semplici racconti scuoteva le coscienze dei suoi devoti.