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nobile parentado, e moglie1 d’un ricchissimo cittadino, el quale era molto grande in Comune, cioè nel reggimento de la cittá; et amava2 questa sua donna molto fuor di misura. Undechè ciò ch’ella sapeva pensare o chiedare, di robbe, o drappi, o fregiature, o addornamenti, o d’oro3, o d’ariento, o di perle4, tutto pienamente l’aveva dal marito, tanto era el disordenato amore, che ’l marito le portava! Era la detta donna mondanamente savia et accostumata et onestissima del corpo suo, ed era piacevole e cortesissima5, fuor che a’ povari, e con Dio e con Santi poco s’impacciava. Et anco era dotata da Dio d’una grazia, ch’ell’era6 quasi incredibile di bellezza; la quale a molta gente sarebbe meglio che fussero più sozze ch’una berta, però che è cagione de la loro dannazione, e dell’altrui. Unde7 la detta donna lá unque ella andava, o a feste, o a prediche, o a nozze, andava tanto lisciata e parata con tanti addornamenti, e tanto disonestamente, che non tanto le menti debili e fragili che la vedevano, ma eziandio le menti salde e ferme, molte

  1. L’alt. Cod. Parentado, moglie.
  2. Comune, e amava.
  3. Addornamenti d’oro.
  4. Pierle.
  5. Cortese.
  6. Grazia, cioè, ch’ell’era.
  7. Undeche.