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esso noi? E come questo fusse vero, cioè che ’l dimonio ne l’aveva portato? Andando un di un uomo, co’ la sua moglie pur d’Arcidosso, a far piane e correnti in un bosco chiamato la Zancona, che è fra Seggiano e Arcidosso, et entrando fra ’l bosco, el marito lassò la moglie et andò a tagliare el legname come detto è per far piane e correnti. E tagliato che gli ebbe, si chiamò la moglie che gli menasse l’asino, et essa non gli rispondeva, e cosi la chiamò più volte e mai non gli rispose. Vedendo questo el marito si andò al luogo dove l’aveva lassata, et ine la trovò tramortita in terra, e nientemeno pure la chiamava, ma ella niente gli rispondeva. Alla perfine esso la pose su l’asino e sì la menò ad Arcidosso, et in capo di tre di essa favellò e disse cosi. Io viddi el tale laggiù in quello fossato de la Zancona, che era molto scuro, et era su ’n uno cavallo morello. E detto questo di subbito morì. Or sapendo questo la moglie et i figliuoli di questo sciagurato, andaronsi laggiù al detto fossato et incominciarlo a chiamare, et esso rispondeva e diceva: Che volete da me figliuoli miei? Et essi con gran pianto risposero. Volete voi padre nostro che facciamo limosine o dir messe per voi? Et esso rispose con grande amaritudine e sospiri: ciò che voi faceste per me, mi crescia-