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nel monasterio, e vedendo questa fanciulla cotanto bella, gli colse quistione, e disse, che la voleva, però che era sua in prima che di lui. Unde si sfidaro a morte l’uno l’altro, e ciascun disse che la voleva venciare per battaglia. E cosi menaro la fanciulla in su la piazza; et ine cominciaro a combattere insieme, però che ciascuno voleva questa fanciulla. Allora el lor capitano, cioè Misser Giovanni Aguto, vedendo che per quella fanciulla era per perdà due così fatti caporali, e non avendo altro modo di fare ch’eglino non combattessero insieme, e dispartirgli non poteva, andò verso la fanciulla con una daga in mano; la quale stava ginocchioni e pregava el suo sposo Gesù Cristo e la sua Santissima Madre, che la traesse di quella quistione: e dettele di quella daga per lo petto; unde ella cadde morta in terra subbitamente. E cosi la Vergine Maria la esaudì e liberolla; cioè che vergine e martire e Sposa del suo Figliuolo ne la meno al regno di vita etterna, acciò che, come è scritto nel salmo, el giusto non estenda la mano sua a la iniquità. Questo sopra detto assempro udii nel tempo che la sopra detta città di Faenza andò a robba.