cuori e le lengue loro entro el cuore del diavolo. Però che de le loro maladette e dannate lengue, non esce mai altro che tutte parole ingiuriose e villane e abbominevoli contra Dio e contra e’ Santi, e contra tutte le genti del mondo. E massimamente sempre vanno mormorando e detraendo e’ servi di Dio, e ingiuriandoli e villaneggiandoli co’ fatti e co’ le parole, e perseguitandoli in ogni mal modo che possano; e sia certo che non è nessun luogo dove ’l diavolo si diletti tanto di stare et abitare, quanto in su la lengua del mormoratore e detrattore. El diavolo che abita ne’ loro maledetti cuori, e’ quali non pensano mai altro che male e peggio adoperano, gli ha tanto affranti, che perseguitando e facendo ben male a’ servi di Dio, lo’, par fare a Dio un grandissimo sacrificio. E non considerano e’ miseri quella parola che dice Santo Jeronimo, cioè che non di leggiero perdona Idio el peccato, dei buoni diciarne male: Quanto maggiormente a far lo’ male e ingiuriarli e perseguitarli, tu medesimo tel pensa! Questo sopra detto assempro, udii da un caro suo amico dignissimo di fede, del quale egli molto si fidava, et ogni cosa udì da lui medesimo.