Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/220

188

una grandine molto terribile per tutte le contrade d’intorno, intanto che tutte le vigne del paese disertò, et egli e ’l suo lavoratore viddero chiaramente la grandine venire ne la lor vigna, come nell’altre. E ristata la grandine, gli uomini de le contrade andaro a veder le lor vigne, e tutti si ’l trovaro ch’eran diserti. Allora el mezzavolo pregò quel buono uomo, di cui era la vigna, che ’l lassasse andare a vedere el danno che avevano ricevuto. E quel buono uomo gli disse, vedi che se tu v’entri dentro, tu sai e’ patti che sono fra te e me, tu perdarai tutta la tua parte de la ricolta, o poca o assai che vi sia. Unde el mezzavolo si stette e non v’entrò, e poi el lunedi a, mane andando a vedere non trovaro che la vigna avesse danno nessuno, e solamente un pampano non vi trovar rotto. E però se’ molto ingannato dal Diavolo, se tu credi vivendo male e favellando peggio, aver mai ben nessuno. Però che si è certo che chi mal vive è nell’ira di Dio, e chi è nell’ira, in questa vita e nell’altra non può aver peggio. E se pure alcun bene ti pare avere, non dubitare che all’ultimo ti si rintoscarà. E però debbi avere e’ Santi in grandissima reverenzia e devozione, et onorargli, e guardare le lor feste, acciò che eglino sieno tuoi avo-