Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/190

158

trai ne la via el tale nostro nemico, et ollo ucciso a ghiado. Allora ci misero informo con grandissima allegrezza disse; Oh be’ sta, be’ sta, ben ne so’ lieto; e detta questa parola subbitamente fu morto e passò di questa vita. E cosi permisse Idio che come egli si rallegrò del male e de la morte del suo nemico, così el diavolo si rallegrasse dell’anima sua. Questo assempro udii da un religioso degno di fede, al quale era noto e dimestico di ciascun di loro.


Assempro come non si debba mangiare uova nè cacio ne le vigilie comandate da la Santa Chiesa.

CAP. 44.º


Dissemi un venerabile et antico medico, che essendo giovano ne lo studio di Bologna, fu pregato una state da alquanti gentili uomini di Bologna et alcun altro cittadino, che egli andasse in quella state a stare un pezzo colloro a un castello presso a Bologna a dodici miglia che si chiama Castello Sanpiero, al quale avevano loro posessioni. Et andandovi el medico, avevano questi gentili uomini, e’ qua li erano da dodici, questo costume, che ogni