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mente tutti gli ’l contiò, e per si fatto modo ch’egli sbalordì e venne quasi fuor di se medesimo, e non sapeva che si favellare nè s’egli era nè ine nè altrove. E poi disse: e sopra tutte queste cose non hai vergogna nè confusione de la tua maladetta lengua, che tutto dì a diletto la meni contra a la reverenzia di Dio e de’ suoi Santi, che sai che egli patì per te tanta pena in sul legno de la croce, e ricomprottì del suo prezioso sangue con tanto amore e con tanta carità. E tu non hai vergogna nè confusione di rendarnegli si brutto merito. E però vergognati misero, vergognati e confondeti, e pon fine aggiomai a tante iniquitadi, et ammenda e corregge la tua mala lengua che sai che da molti per sopra nome se’ cosi chiamato. E nota et apre l’orecchie, tu vedi che aggiomai tu se’ vecchio nel mondo, e ragionevolmente non debbi longo tempo vivare. E tanto ti dico che se tu non ammendi e non correggi la tua mala vita, l’ira e ’l giudicio di Dio di scorto tempo verrà sopra di te, e di queste cose farai giusta et aspra penitenzia. E se non fusse che tu se’ confessato, queste cose che io t’ho dette in secreto, io te l’arei dette palesemente, presente tutta quella gente che è di là, et anco t’arei fatto peggio. Sicchè aggiomai tornati al luogo tuo, e se de la