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quella benedetta e santissima immagine del Salvatore, senza mangiare e senza bere che mai non si partì. E medesimamente stette quello misero corpo ine presso al fuoco che mai nessuno segno di vita se li vidde. Et all’ora de la compieta quello benedetto priore esci di chiesa, e venne colà dov’era quello misero corpo e preselo per lo braccio e mirollo in viso, e poi con amaro pianto el segnò e benedisse. E fatto questo, subbito cominciò a uprir gli occhi, e poi poco stante ritornò in se perfettamente. Et allora quel benedetto priore el fece confortare1 e ponare in sul letto, e poi el confessò bene e diligentemente. E s’egli era morto o tramortito, o se quel benedetto priore gli pose in secreto cavelle, non se ne potè altro sapere se non che poi visse nel torno di tre anni con buon senno e con buono conoscimento e catolicamente come die fare ogni fedel cristiano e poi morì bene. Un altra volta venendo una2 mortalità a tempo d’estate, era in

  1. Benchè non dica con che lo confortasse, intenderemo, che fosse con somministrare a lui, brodi e spiriti come il caso chiedeva.
  2. Questa peste e carestia vennero di seguito fra il 1389 e 90. Il Senatore che sotto si nomina, era allora prima carica militare e civile nella Repubblica.