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guardiano di questo tuo santo luogo, avenga che io non ne sia degno, non dimeno per la grazia tua te l’ho guardato più di vinti anni. Ora pe’ miei peccati non tel posso più guardare, non estante che in quello che c’è apposto siamo innocenti. E dette queste parole subbitamente essendo el tempo chiaro e bello e nell’aria non si vedeva nessuna nuvila, essendo già presso al vespero, quasi come se le nuvile fossero state nell’aria invisibili, vene ne una piova tanto grande e per sì fatto modo che quegli tre uomini ch’erano già fuore del palazzo del Potestà, e’ quali erano menati a furia senza colpa a ’npiccare, fuorono rimenati dentro nel palazzo del Potestà, e poi trovando la loro innocenzia, campare. El popolo ch’era armato nel Campo s’andarono tutti a le case loro a disarmare. E quelli ch’erano già in camino per andare ad ardare el Luogo si tornaro a dietro. E medesimanmente e’ contadini ch’erano dentro e di fuore del luogo, ciascuno si tornò a le case loro, sicchè in poca dotta el luogo tutto si sgombro di gente, e quel benedetto Priore rimase in pace co’ suoi frati.

Quest’altro miracolo tutti e’ frati che erano allora nel Convento, che erano ben dodici, ne fuoro testimoni. Avenne una volta