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macchione una tovaglietta con un pane dentrovi e con un barluzzo di vino. E vedendo questo come prima aveva pianto per amaritudine e dolore, così cominciò a piangere molto più per devozione e dolcezza. È subbitamente si gittò in terra ginocchionie laudò e ringraziò Dio della sua ismisurata carità. E così stato un poco si levò e tornò al compagno che anco stava in orazione e disseli. Da laude e gloria all’Onnipotente Idio et a la biata Santa Caterina che ci ha provveduti. E tornando al macchione dov’era el pane e ’l barluzzo del vino cone smisurata, et indicibile devozione e dolcezza si gittaro in terra ginocchioni e stettero una buona dotta che non si potevano saziare di piangere per devozione e di laudare e ringraziare l’Onnipotente Idio e Santa Caterina, che si graziosamente gli aveva proveduti. E fatto questo si levaro ritti e fecero la benedizione de la mensa e poi graziosamente presero el pane e mangiato che n’ebbero un poco e bevuto un poco di vino subito si parti da loro ogni stanchezza et ogni difetto e fuoro pienamente saziati. E mangiato che ebbero rendero le grazie a Dio con molta devozione e reverenzia. E poi el frate giovano disse all’antico se gli pareva che ne portassero l’avanzo del pane e del vino per essere proveduti