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in cui per la prima volta cadeva la indizione decima. Tutto il Codice è numerato a carte 101, ma in principio mancante di 42 carte. Alla tredicesima è già incominciata una leggenda «Del giudizio finale, e del rinnovamento del mondo.» Ma non pare dal dettato, che possa mancare più che una carta: onde non può sapersi quale altro scritto gli andasse avanti.

La seconda leggenda, che s’incontra a carte 23 versa, è La leggenda di Sancto Salvestro. Io era invaghito di questa squisita scrittura. E questa era fra le leggende già promesse ai Lettori della nostra Antologia, la principale. Quando riseppi che una leggenda di S. Silvestro era già stata pubblicata dal chiariss. letterato Sig. Prof. Michele Melga di Napoli. Un nome così illustre nelle lettere, e specialmente per le classiche pubblicazioni delle quali ha arricchita la letteratura italiana, al primo annunzio mi levò di sella. Poi pervenutomi la leggenda stampata, scórsi con mio stupore esser in tutto e per tutto la stessa, fuorchè nella compilazione; in che differisce tanto, da non esservi quasi verso che raffronti pienamente e in