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principio e gattiva dottrina che ebbe dal padre, mai non s’amendò nè si corresse ed essendo assai giovano fece mala fine. De le sopra dette cose tanti testimoni ne fuorono quanti uomini nel tempo suo erano in Arezzo, però chè tanto godeva quant’egli aveva chi lo stesse a udire E anco la moglie ne fu testimone che udì et intese tutte le parole che fecero ne la camera.
D’un giovano che bastemiò San Francesco.
CAP. 26.º
Fue un giovano ne la città di Napoli, forse dodici anni innanzi a la mortalità del mille trecento quarantotto. Un dì a un cerchio molti studienti a una disputazione, avvenne che disputando un giovano studiente e ne la sua disputazione allegò el glorioso messer Santo Francesco. Un altro miserabile giovano con cui egli disputava non potè sostenere d’udirlo ricordare et allegare ne la disputazione, si lo cominciò a bastemiare con molto villane parole. Allora subbito, presente molti studenti che gli erano d’intorno, innanzi che mutasse le piante de’ piei, fu preso da una febbre conti-