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Come Santo Iacopo di Galizia liberò un mercatante al quale per aver denari si voleva dare al diavolo.

CAP. 25.°


Fue ne la città d’Arezzo un mercatante el quale aveva nome Marino di Celaio. Questo Marino era uomo dissoluto, e massimamente nel giuoco, et aveva un suo figliuolo piccolo, e secondamente che viveva el padre, così el fanciullo el seguitava. E secondamente che ’l padre viveva male, così male e peggio alleva va el figliuolo. E così molte volte avviene massimamente al di d’oggi che i miseri dolorosi, tristi e sciagurati padri e madri per mal gastigare e’ lor figliuoli gli mandano allo ’nferno eziandio piccoli fanciulli, e cosi son cagione de la dannazione de lor figliuoli. E non dubbitino che l’anime loro lo’ saranno richieste da Dio de le lor mani. Avvenne che ’l sopra dette Marino infermando gravemente si botò d’andare a visitare la casa del glorioso appostolo misser Santo lacomo di Galizia, e fatto ’l boto in pochi dì fu guarito. Et essendo guarito come ingrato e sconoscente de la grazia ricevuta, non pensava di trarre a fine el boto