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zione; et avvenga che nel secolo fusse lavoratore e non sapesse leggiare, nè conosceva lettera, nondimeno venne di tanto intelletto, che nullo lettore era nel convento che intendesse un testo meglio di lui. E non era nessuno, nè lettore nè mastro di quelli che ’l conoscevano, che si vergognasse di dimandarli conseglio di qualunque cosa si fusse, però che anco temporalmente ora un savio uomo. E quando serviva a messa, massimamente a’ preti giovani, nullo difetto potevano commettare all’altare che poi ritornati in secrestia, secretamente da se e loro non lo ‘l rammentasse; e riprendevagli et ammanivagli con tanta dolcezza e con tanto amore e con tanta carità, che non era nessuno che non si vergognasse e non si confondesse. Et eziandio e’ valenti frati temevano quando sel vedeva1 servire a messa. Egli non dimeno serviva a messa con tanta reverenzia e devozione e tanto attentamente, che da la sua parte mai difetto non vi veniva. E non era. nessuno in qualunque tribulazione o malenconia si fusse,

  1. Così l’Orig. Dovrebbe scriversi vedevano o vedevan come pronunzia il popolo; ma sembra si sia voluta sfuggire la cacofonia delle due consonanti n s. Per notare tal delicatezza l’abbiamo conservato.