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88 | TRATTATO |
pera, che questi aiuti siano insieme ad un tratto quando se gl’insegna. Non restarò di dire anchora, che potendosi far di non toccarlo co’l calcagno, ne co’l sperone dal lato che si volta, essendosi però nel steccato si faccia; perche nel batterlo di questo modo viensi l’huomo a privar della forza della sella, & massimamente nella volta. Io vorrei avanti, che’l cavaliere si riducesse in tal luogo, che egli havesse in ciò ben’ammaestrato’l cavallo, perche solo li bastasse un minimo cenno tenuto, che ei fusse pe’l diritto a intendere il voler suo, & questo facesse co’l serrar quello un pocchetto nella briglia, piegando un poco il pugno alla parte che si vol voltare, & co’l toccarli alquanto con la polpa della gamba la
pancia, da quello istesso lato. Egli è ben vero, che sarà forse difficile ad
un cavallo fare intiera la meza volta, come sta nel dissegno, &
per questo ritorno a dire, non bisogna mancare (quando pe-
rò si fusse per fare un simile effetto di steccato) avanti
che si riduca in esso, usare ogni possibile, per-
che la faccia bene. Raccordo ancho di
più, che ad ogni volta, che si have-
rà l’aversario dal lato destro,
non si dee voltare mai il
cavallo all’altra
mano, per-
che si
farebbe incontrario
di quello, che
si dee.