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TERZO | 141 |
RIMEDI APPLICATI
ALLE INFERMITÀ
CHE I CAVALLI PATISCONO.
1 Al mal de lingua.
SE non è bisogno tagliare, medica con mele rosso, & medolla di porco salato, tanto de l’uno, come de l’altro, con un poco di calce viva, & altrettanto di pepe pisto, & fa ogni cosa bollire insieme, & ungi due volte il giorno.
2 Al Barboncello.
Tira molto ben su dal palato le barbole con un ferro sottile, infocato, & aguzzo, & poi pianamente le tagli con le forbici presso quanto sia possibile al palato.
3 Al antipetto.
Cavagli sangue dalle vene solite; dall’una parte, & dall’altra del petto, poi li poni sotto il petto congrui, & atti seconi, o lacci, movendoli bene due volte il dì, come del verme, facendoli portare per quindeci giorni.
4 Alli cappelletti.
Fa come i spavani dove comincia. Radi prima, poi togli il più tenero de l’absentio, appio, palatara, & brancaorsina, pista ogni cosa insieme, con tanta songia di porco vecchia, & cuoci tutto insieme, & metti sopra.
5 Alla curba.
Taglia la pelle per lungo quanto è la curba, poi poni una pezza di lino in vino caldo, & spargevi verderamo sopra, & ponila a questo modo sopra la tagliatura, sin che sia sano, ancora molto vale il nodo, come si dirà de la giarda.
6 Alla schinella
Da spesse, & conveniente cotture di fuoco sopra le spinole, per lungo, & traverso, secondo che parrà più espediente, poi cura le cotture come si dirà di sotto delle giarde, & avvertisci, che il fuoco, è la cura di tutte l’infermità.
7 Alle galle
Tiene il cavallo, che le galle di mattina, & di sera in acqua fredda, e velocissima un gran pezzo insino a’ ginocchi, per fin che le galle si restringono, poi li farai presso la giontura conveniente cotture per diritto, & traverso, & fa come della giarda.
8 Alle maceole
Daragli il fuoco cinque fiate con ferri larghi da tutte due le parti, ma se sarà nella parte dinanzi sotto il ginocchio, dalli il fuoco a traverso una botta dell’altra, & curalo, come le altre botte di fuoco.
9 Alle ricciole
Taglia via, & radevi attorno, il che fatto metti sopra calce cruda polveri-