6 TRATTATO

Quando il cavallo pone la lingua di sopra l'imboccatura, & la mette ancho fuori, ò da un lato, ò pe'l dritto.

Cap. VIII.


POnendo il cavallo la lingua di sopra l’imboccatura, & mettendola ancor fuori ò da un lato, ò pe’l dritto, dico, che ogni volta, che se li vieta quella via di porla di sopra, s’ha provisto al tutto. Si provi primieramente dunque stringerli la musarola, la quale se non farà intieramente l’effetto, bisogna adoperare nella briglia chiusa una robaltella dentro in una presa, dove dovria stare la montada; invece della quale anchora è buono il chiappone, ò da una, ò da due prese, overamente con filetti, perche havendo essito per di sotto non cercarà di metterla più di sopra. Il che non giovando si potrà metterli all’hora la robaltella nella portella, che per alcun modo non la ponerà per di sopra. Questa robaltella non è cosa dannosa, ne spiacevole anchora, anzi più tosto piacevole, ch’altrimenti.


Quando il cavallo mette fuor la lingua da i lati, overo pe'l dritto di sotto l'imboccatura. Cap. IX


MEttendo il cavallo fuori la lingua pe’l dritto overo da i lati di sotto l’imboccatura è di bisogno stringerli honestamente la musarolla, & non giovando questo à bastanza, & trovandosi egli di lingua sottile, bisogna metterli briglia chiusa; come è bevagna, schiaccia, olive, ò agruppido, overo campanello, ò fiascho; il che si fa per più rispetti, sì per far prima con briglia piacevole, sì ancho, perche quando ha tanta libertà di forare à suo modo, mentre che mastica tiene la lingua al suo segno; la quale nel fine stanco poi esso di masticare mette fuora; per tanto se li può prima porre delle predette briglie la bevagna con due prese; la quale intieramente non giovando adoperare l’altre, che seguono. Ma in veze della ciciliana metterle una presa con due rotelle, che faranno, che il cavallo per forza tenerà suso la lingua, che non la potrà cavar fuore à suo modo, ne porla meno da i lati. Avertendo anchora, che la mette fuor qualche volta, per non havere da poter forare à suo modo, il che vieta, che non mastica la briglia: in questo io dico, che se li ponga briglia ch’ei possa forare à suo modo, & piacere. Et se egli la mettesse ancho fuori con questo (quantunque sia difficile fare ad un tratto due cose, che fori, & che trattenga la lingua suso) all’hora se li può mettere il cariollo, ch’è un chiappone con filetti abbraccianti, così chiamati, perche fanno nella guardia la presa. Et avertasi, che la briglia habbia il suo dover dall’occhio, perche non trabocchi; acciò non causi, che si levi troppo in lato la portella; sotto la quale si ponga meze rotelle, che siano più vicine di sotto, che di sopra; perche facciano trattenere la lingua più suso, che si possa; à tal, che non sia