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120 | TRATTATO |
quello, che faccia, ò vero per essere li chiodi facili à piegarsi, voglio, che si operi, che egli avertisca bene à quello, che sa, perche facilmente li potrebbe fare alcuna trattamessa, ò per toccare con la punta del chiodo il vivo, ò perche esso chiodo si potria sfogliare. Et alle volte è peggiore la trattamessa, che se fusse il pie inchiodato. Però è di mestieri aprir ben gl’occhi facendo ferrar il cavallo con molta avertenza, & tanto più quando il piede è abondantemente nutrito.
Del modo, che deono stare in opera li ferri di pie dinanzi per l'ordinario. Cap. IX.
ORdinariamente il ferro del pie dinanzi non vuole avanzare l’unghia in punta, eccetto però s’ella non fusse frusta, ma si ben da i lati dal mezo adietro, perche bisogna per utilità de l’unghia sia avantagioso alquanto in quella parte. Di dietro poi non dee mancare, ma essere posto al segno uguale alle confine d’essa; perche ad ogni volta che in quella parte avanzasse, si potrebbe’l cavallo co ferri di dietro agrappare, & non essendo al segno come ho detto, ma li fusse misero in quella parte le calcagna patirebbero.
Del modo, che hanno à stare in opera i ferri de' pie di dietro per l'ordinario. Cap. X.
QUando si voglia, che li ferri de’ pie di dietro, avanzino un poco nelle parti di dietro da i lati, & di dietro, si può fare, perche ciò nulla li noce, anzi più tosto li giova, il resto poi si faccia uguale con l’unghia.
Del modo, che s'ha à giustare l'unghia, & il ferro con essa. Cap. XI.
VOglio, che avanti, che si principia di por chiodi, & tanto più ne pie dinanzi, che l’unghia sia bene acconciata come dee, & c’habbia la sua proportione convenevole facendosi di ciò certo, quando si farà riporre al cavallo il piede in terra. Et fatto questo s’aguaglierà’l ferro con essa, non comportando in veruna cosa, che per la pigritia del maniscalco esso piede patisca, ciò è; che si bisognasse martellare il ferro per meglio giustarlo, si faccia. Giustandosi poi il ferro sul pie, con due chiodi, avanti ch’il resto d’essi si pongano, il primo di quali sia quello della parte di dentro, & del forame di mezo adoperando il mazzo, o martello in aiuto della giustezza. Et l’altro sia quello della parte di fuori pur del forame di mezo, facendo, che il ferro sia ben giusto con questi due chiodi. Di piedi di dietro non si può errare, che i primi chiodi siano quelli del mezo, giustando sempremai tutti li ferri si come ho scritto. Et posti tutti li chiodi, & piegati dietro il corno al basso come ordinariamente si fa, hannosi da tagliare all’hora vicino ad esso corno, tanto però che si possa fare la ribbattitura; la quale prima,