4 TRATTATO

briglia non faria l’opera sua come dovrebbe nel cavallo; che rarissime volte la masticherebbe, & tal’hor anco parrebbe, ch’havesse fiamada in bocca: perilche poi pigliaria mal uso, come è di por fuori la lingua. Et perche si sappia, che il mettere fuor la lingua quasi sempre procede dall’havere la pienezza del palato di sotto, & la lingua grossa; perche rade volte si trova pienezza senza la lingua grossa; dico, ch’essendo esso dalla mal posta briglia costretto fa simil cose, valendosi assai della difesa della lingua. Quando s’haverà dunque provato la briglia chiusa, che ve ne sono, che fanno in poco di forare come è campanello, & stroppa, & che non giovarà à bastanza, si potrà all’hora provarli il chiappone; reserbandomi più avanti parlare della lingua grossa co’l mostrare in effetto come si dee procedere con essa; alla quale rimediando, si rimedia anchora alla pienezza che molto non nuoce.


Come vuole essere la lingua del cavallo per star bene.

Cap. VI


QUando il cavallo ha la lingua sottile, egli è bene; perche più facilmente s’imbriglia, potendoseli porre, che briglia si vuole, quantunque se ne volesse adoperare di piacevoli; che si fusse grossa non si potrebbe. Et per l’ordinario havendola sottile mastica meglio ogni briglia, se ben fusse ella schiazza, agruppido, peretto, due filze di pater nostri, fiasco, & simili.


Quando il cavallo ha la lingua grossa.

Cap. VII


ESsendo il cavallo di lingua grossa, bisogna metterli briglia, che dia luogo alla lingua di poter forare; la quale non si puote essere se non spiacevole; perche sono briglie forte quelle, che fanno il forare; come è la stroppa, chiappone, & ginetto aperto. Ma dico ben, che anchora, che fusse la lingua grossa, che egli è bene prima vedere se si puote far con briglie piacevoli, per conservarli più la gengiva che sia possibile, in caso, che la fusse frolla; perche egli è meglio, che si difenda con la lingua, che rompergli la gengiva, e causar di peggio. Et bisogna ancho usar grand’arte, perche il cavallo mastiche la briglia chiusa havendo la lingua grossa inescandolo con gioccoli attaccati nella ciciliana d’essa facendoli pontuti, acciò li facciano movere quella al suo dispetto; & la venga (come per ciò verrà) à masticare; avertendo, che quelle punte non siano troppo acute, & che esse passino ancho il segno dell’imboccatura, ò non v’aggiungano, perche non venessero di sotto la presa, che batte sulla gengiva, che li nuocerebbero, & lo farian gettar via la testa. Fanno anchor questi gioccoli effetto di far distendere la lingua à certi cavalli, che la tengono ritirata dentro tanto, che quasi un groppone fanno, & questo avviene per haver da loro stessi pigliato tal