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olimpio 5



     Voglio una donna cui tutte somiglino
Le cento donne a vent’anni sognate;
Voglio una donna di tempre infocate.
Che sia la santa, che sia la Proserpina,
E vinca in arte di teneri ludi
Quante hai lassù schiere d’angioli nudi!



     Dammi la calma, la calma degli angeli
Quando han cenato e che in cerchio fumando,
Dentro le piume dell’ali soffiando
Globi di ambrosia da pipe di zucchero,
Dicon fra lor: siamo un capolavoro! —
Deh fa che tale io mi creda con loro!



     Oh schiudi, schiudi il celeste deposito
Dei puri olezzi, dei raggi serbati
Ai fiori e agli astri che ancor non son nati!
Sol io non valgo una viola, una lucciola?
Via! mi esaudisci e mi dona, o Signore,
Un po’ di lusso, di calma e di amore! —