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XV.
— Che orrendo androne è questo per cui vuoi che m’inoltri?
— Seguimi. —
Proseguirono per l’aer pesante e fuio.
Steno sentia qualcosa d’arcano intorno; il buio
Gli impedìa di vedere. Ma cogli occhi dell’alma
Vedeva. In quella tragica, misterïosa calma,
Giacean creature umane al suolo; o addormentate
O speranti nel sonno; certo stanche e affamate.
Si udivano respiri affannosi; talvolta
Lo scoccare di un bacio (qualche donna travolta