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i due poeti 21

Dio nell’azzurro io scerno
Che raccapriccia all’orrida
Idea d’essere eterno.

     Desolazione e tenebra,
Ecco il nuovo retaggio!
Si fan di gelo i crateri,
Muor sulle fronti il raggio;
Onta all’amplesso, o vergini!
Maledetti i neonati!
Perano i fior sui prati,
E, coperta di cenere,
L’umanità languente
Si dissolva nei torbidi
Vapor dell’occidente! —
 
     E l’altro canta: — Vivere
È uno scoppio di riso;
Il mondo è un manicomio
Che inneggia al paradiso!
Vedete i fior? Son lagrime
Della occulta allegrezza,
E la terra si spezza
Perchè ci dican gli alberi