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paesaggi | 147 |
Erano, in mezzo al tenebror diafano,
Spalle in catene attorte,
E lunghe braccia che parean difendersi
Fra la vita e la morte.
Contorcimenti di dannati, impavide
Pose da gladiatore;...
Quei tozzi tronchi di rabbia fremevano,
E fremevan d’amore.
Nodosità, curve, punte, sembravano
Cercar vendetta a Dio;
Mentre, al raggio lunar, le bianche foglie
Bisbigliavano: oblìo!...
La Musa mi fe’ mago. Allor dai salici
Uscì questa parola,
Ch’era lamento e che parea bestemmia:
«Ci ha piantati Loyola!»