Vedi la selva delle querele estatiche
Drizzar nel buio le braccia ritorte,
Funebre asilo di civette e d’upupe
In vago sonno assorte?
Le diresti Titani, a cui l’olimpica
Ira inchiodava i piè possenti al suolo,
Da mill’anni seguenti delle nuvole
E invidianti il volo.