Mi ameranno: il tranquillo rigagnolo
Spargerò d’ombre tremule e fresche;
Degli amici — alle tresche — di foglie
Cantatrici — un idillio farò.
Chi sa! forse l’amore oltre il tumulo
Ai mutati viventi non falla:
Qualche errante — farfalla — può nascere
Qualche amante — che il gobbo sognò! —
Così cantava Olimpio il gobbo strano:
E intanto i ceruli
Monti lontani
Scotean la nebbia
Dai dorsi immani,
E un rezzo tiepido
Giunto — in quel punto
Sapendo niente — dall’Oriente,
Dalle piramidi.
Dai templi eccelsi,
Scotea fra i gelsi.
Modestamente,
L’ultime gocciole
Che, lente lente,