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i tre amanti di bella 101


XXVI.


                         Lionello è solo. Il conte
L’ode, rivolta all’atrio del palazzo la fronte,
Dir con voce secura e gentil: — Donna Bella,
Volger piacciavi a manca; salite, e la mia cella
Troverete dischiusa. Io vi raggiungo tosto. —
Non finì; che Don Diego, con uno sbalzo, accosto
Gli si era piantato. L’altro ha snudato il ferro,
E sta innanzi alla porta come un tronco di cerro.
Orribile minuto!
                         Quel vecchio dalle braccia
Conserte al petto, immobile e taciturno, in faccia
Non ha pinta la rabbia, non ha pinto il terrore,
Ma un alto, inenarrabile, sterminato dolore.