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sonetti. 145



XCVII.

ER POLITICO.

(Dicembre 1877.)


     Che v’hanno detto? Che se1 è fa la pace
Tra li Russi e ’r Surtano de Turchia?
E chi ha inventato sta cojoneria?
Don Furgenzio? Scusate, me dispiace

     De dìllo, de sti tempi, anima mia,
’Gnuno pò dì quer che je par’e piace,
Ma voi dat un po’ udienza a chi è capace:
Don Furgenzio v’ha detta ’na bucia.

     Antro che pace! Mo se fa la guerra
In tutt’er monno sano.2 Eppoi, pe’ vede
Si è vero, abbasta a legge li giornali.

     Nun fuss’antro, guardate l’Inghirterra,
Che pe’stà pronta, lei già ha mess’in piede
Trecentomila para de stivali!3



    freddo acuto; e io credo che sia la stessa voce, considerando specialmente la derivazione consimile dell’antico italiano ghiado (freddo acuto) dal lat. gladius (spada)

    Un filo, una scintilla.

  1. Si.
  2. Intero.
  3. Infatti, in un telegramma dell’agenzia Stefani, con la data di Londra, 18 dicembre 1877, si leggeva questa notizia: «I giornali dicono che il Governo ordinò la pronta fornitura di trecentomila paia di scarpe.»