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Delle Regole e dei Sottintesi


1 Gennaio

Il malessere dei letterati italiani è dunque il frutto di un atteggiamento che spegne in loro la volontà di ammirare. Vivere uno contro l’altro non è facile, nè umano, e le nostre élites stanno naufragando nella loro solitudine morale. Dico naufragando perchè questo orgoglio appunto è la fonte di un disfacimento in cui non si inaridisce soltanto negli uomini la volontà di ammirare, ma si priva la letteratura italiana di un altro lievito: i sottintesi.

Una civiltà non può dare un sentimento di benessere agli intellettuali che con due presure: l’ammirazione e i sottintesi. Un mondo in fiore si distingue da un mondo in travaglio non perchè abbia dei principii più grandi e saggi, ma perchè ha dei sottintesi più universali, e cioè dei fondamenti che tutti rispettano senza saperlo e quindi senza discutere. Nei tempi di decadenza questi principi non sono, come si crede, più malati — spesso anzi sembrano stranamente salutari — ma sono sempre pubblici e discussi, si contraddicono, mutano spesso. Invece, nelle grandi epoche, questi sottintesi gover-