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20 | meditazioni sulla storia d’italia |
vano ottenuto che l’autorità della monarchia fosse limitata dal loro consenso. D’altra parte, il numero di corpi che godevano di franchigie, di libertà, di privilegi irrevocabili era imponente.
Nei Comuni italiani il governo avendo goduto invece di un’autorità illimitata, era naturale che il tiranno che prendeva il suo posto, ereditasse gli stessi diritti pur non essendo tenuto agli stessi doveri.
Ma se la libertà politica è soppressa, resta ancora agli Italiani, nel primo quarto del secolo XVI, la libertà intellettuale; è la Contro-Riforma che s’incarica di distruggerla col fuoco.
Come una madre troppo sollecita che impedisce al suo bambino di correre per paura che possa cadere, la Chiesa circonda, poi addormenta il popolo Italiano per paura che ceda alla tentazione dell’eresia.
Per la prima volta la Chiesa pubblica un Indice, quell’Indice così severo che i soli librai di Firenze rischiano di perderci 100.000 scudi! Vengono chiuse numerose accademie. Le spie dell’Inquisizione paralizzano le conversazioni, rendono prudenti i parlatori, che dopo un secolo di umanesimo sono usi a sottomettere ogni cosa al libero esame. Autorità sospettose si sforzano d’impedire il progresso delle scienze. A Padova si può visitare ancora il primo teatro anatomico costruito in Europa. È rotondo ed elegante con balaustre scolpite in legno chiaro fino al soffitto. Ma gli studenti vi venivano con