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193 commemorazione di machiavelli


logica. Giusto Lipsio, sulla terra, a questo modo, le cose non succedono mai! I principï nascono dalle passioni, che nascono dalle cose. Ma la trama degli avvenimenti è imprevedibile. Le passioni, per esprimersi, scelgono gli sbocchi più sorprendenti. Alle volte s’oppongono agli avvenimenti, alle volte, per reazione, ci si modellano sopra. Non è incredibile? Ma forse questo è italiano. Ti meraviglieró, Giusto Lipsio, dicendoti che i nostri principî, che non s’accordano punto, nascono poi dalle stesse passioni. Non ho avuto che una nostalgia: l’ordine; che un amore: la giustizia. Ma come parlarti del mio tempo? Tu non lo conosci. Ti diró solo che non ci si viveva così comodamente, come ora gli uomini credono. Era il trionfo del provvisorio. E’ come dirti che era il trionfo del delitto. La mia esperienza m’ha insegnato che qualunque Stato provvisorio è criminale, e che uno Stato è tanto più giusto quanto più è vecchio. E io, io che avrei potuto governare quella tempesta; io che, solo tra quegli uomini ubriachi di potenza transitoria, avevo nel sangue la passione della giustizia, io, Machiavelli, giocavo alle carte all’Albergaccio — rialzando il bavero della mia veste perchè non si vedessero sul mio collo magro, le striscie rosse dei tratti di corda! Non ti stupire, Giusto Lipsio; questo succede a tutti gli uomini che amano la giustizia, quando vivono nel regno dell’ingiustizia. Che pensi tu dell’ingiustizia? Io la stimo una delle più funeste epidemie sociali; e perchè no? civili. Socialmente, non è che un im-