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I
Dialogo fra due Scrittori
del Primo ottocento
In ogni civiltà c’è qualche contraddizione che apparisce soltanto all’epoca tarda dei frutti e perciò una civiltà raggiunge il massimo splendore mentre sta facendosi, in un’epoca transitoria.
Primo Scrittore. — Che tempi! La civiltà letteraria non è mai stata così inferma, e trista, com’è oggi. Che briciole ci rimangono, a noi moderni, di quel maestoso festino poetico, che è stato, per tanti secoli, gloria italiana? Possibile, che ancor oggi si debba vivere sulle rendite de nostri padri?
Secondo Scrittore. — Mi pare che il tuo giudizio non sia equanime.
Primo Scrittore. — Ma che vedi tu, che possa stare a paragone con la nostra vecchia e vasta poesia? Manzoni ha pubblicato un romanzo, che probabil-
- ↑ Da «Solaria» — Firenze, Ottobre 1927.