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st’apparente contraddizione non venisse appunto risolta dal glande principio estetico di Leonardo.

«La prospettiva, scrive Leonardo, la quale si estende Oella pittura, si divide in tre parti principali, delle quali la prima è della diminuzione che fanno le quantità de’ corpi in divèrse distanze; la seconda parte è quella che tratta della diminuzione de’ colori di tali corpi; la terza è quella che diminuisce la notizia delle figure e dei termini che hanno essi corpi in varie distanze»7.

L’ombra, «nominata per il proprio suo vocabolo è da esser chiamata alleviazione di lume applicata alla superficie de’ corpi, della quale il principio è nel fine della luce, ed il fine è nelle tenebre»8.

La prospettiva è quella «investigazione ed invenzione sottilissima», la quale «per forza di linee fa parere remoto quel che è vicino, è grande quel che è piccolo».

L’ombra è quell’«alleviazione di lume» senza cui le cose «saranno senza rilievo». Due leggi opposte. In un passo del Trattato le troviamo riunite: «la prima parte della