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ria: la ragione della grandezza di Roma. Perchè Roma aveva potuto fondare quel vastissimo e fortissimo impero? Rispondeva la coscienza pagana: perchè così avevano voluto gli Dei, che avevano protetto i Romani, in considerazione delle loro virtù religiose e civiche. La storia di Livio è così viva, perchè è tutta animata da questa persuasione. Ma S. Agostino entra nell’Olimpo, dove avrebbero dovuto risiedere gli autori soprannaturali della grandezza di Roma, e ne fa una strage. Egli incomincia a domandare: quali sono gli Dei che hanno prodotto la grandezza di Roma?

Certo, risponde, i Romani non oseranno attribuire anche la più piccola particella di un’opera così gloriosa e così grande « alla Dea Cloacina o alla Dea Volupia, che così è chiamata dalla voluttà, o a Lubentina dalla libidine, o a Vaticano, che presiede ai vagiti dei bambini; o a Cunina che veglia sulle loro cune » 1.

E qui si domanda perchè i Romani abbiano inventato un tale numero di Dei, ciascuno con le sue funzioni particolari e con la proibizione di invadere il campo degli altri. « Non è bastato — egli osserva — affidare a un solo Dio la cura delle campagne, ma si son dati la pianura ed i campi alla Dea Rusina, i gioghi dei monti al Dio Jugatino, i colli alla Dea Collatina e le valli a Vallonia. E non hanno neanche trovato una Dea abbastanza vigilante per

  1. (1) De Civit. Dei, IV, 8.