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appendice 143


dra a insegnare la teoria si addica una certa modestia nel dare consigli a coloro, che invece di dir come si deve scriver la storia, la scrivono. Intenderà pure che il cercare una conclusione certa, appoggiata su documenti inoppugnabili e definitivi, i quali si possano interpretare in una sola maniera, è quasi sempre la pretesa di una presuntuosa leggerezza. Intenderà come accada che ogni storia si rinnovi quando lo storico muta. Intenderà che un mezzo sicuro e definitivo di provare vera e giusta la interpretazione di un documento, ossia di verificare l’intuizione degli «stati di coscienza» che da quel documento piglia le mosse non c’è. Intenderà infine che la storia si scrive per molti motivi diversi. Si scrive per ricordare il passato. Si scrive per soddisfare la curiosità. Si scrive per divertirsi e per divertire, su per giù come si scrivono romanzi. Si scrive per glorificare o per infamare una dinastia, un partito, una religione, un popolo, una nazione, un regime politico, una classe sociale. Si scrive per affilare le armi ad una loti a politica, sociale, o ad un conflitto armato tra stati. Si scrive per indagare il mistero dei destini umani, il perchè delle vittorie e delle sconfitte, della grandezza e della decadenza, delle prosperità e dei rovesci. Il Croce dice che questo perchè è introvabile. Non importa: a quanti perchè senza risposta l’uomo cerca risposta!

Questa molteplicità di scopi genera molte famiglie di storie e di storici, ciascuna delle quali esercita la sua intuizione in modo diverso. Lo scopo foggia per