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VIII.


QUEL CHE NOI DOBBIAMO

AGLI STORICI ANTICHI.


Tanto Livio che Tacito furono dunque interpretati piuttosto bizzarramente dall’umanesimo. Ma, sia pure attraverso alterazioni, hanno aiutato il pensiero europeo a ritrovare il concetto dello Stato umano, che ha una vita e un fine suo, in opposizione all’idea dello Stato teologico, servo di Dio, strumento di un principio religioso, che dominò nel medio evo.

Questo concetto dello Stato umano, affermato con anticipazione profeticamente brutale da Machiavelli che si serve di Livio come maestro, è ripreso e adottato per mezzo di grandi limitazioni e tagli e rattoppi e attenuazioni, nel seicento, sotto l’influenza di Tacito con la teoria della Ragion di Stato, finché si inserisce definitivamente nello sviluppo storico della nostra civiltà. Una volta innestato questo principio si allargò e fiorì sempre più nel seicento e nel settecento, prima sottomesso al principio teologico che era padrone da tanti secoli, poi a poco a poco alzando la testa, e assumendo maggior importanza, e finalmente, con la Rivoluzione Francese, soverchiando il principio teologico. La Rivoluzione Francese e l’impero, che amavano le grandi apoteosi, rinnova-