nei gorghi azzurri tra le cristalline
acque, succhiato giù dalle Sirene.
O forse giace in una sponda ignota
preda degli avvoltoi. Forse in un’alta
cima coperta dalla neve, alcune
mani straniere l’avranno sepolto.
ULISSE
Pastore, no! Pastore, no! E ti posso
giurar su Zeus de’ supplici custode
che Ulisse vive e che ho visto il suo volto!
EUMEO
Anche se lo annunziassi alla Regina
e al figlio ansiosi di novelle, ormai
nessuno più ti crederebbe! Oh! tanti
sono i pitocchi e i pellegrini e gli ospiti
che hanno annunciato il suo ritorno! Ed ella
li interrogava ansiosamente, come
traendo vita dalle lor parole.
E singhiozzava, e ricordava, e sempre
li ricolmava d’infiniti doni.
Pure, nessuno aveva detto il vero.
Forse anche tu vuoi solamente un dono.
Basta di questo: mangia, bevi e dormi,
ma non parliamo più d’Ulisse, e non
chiedermi un dono, perch’io sono povero.
ULISSE
Fra un giorno crederai. Ma una sciagura
Telemaco minaccia. Ascolta e corri!