Pagina:Ferrero - Il ritorno di Ulisse, 1941.djvu/33

28

ANTINOO
                                       E che stai domandando?
Quello che voglio è tutto mio! Le donne
per aver me si son gettate al fuoco.
Forse non credi? Perchè hai torto il labbro
e hai strabuzzato, come un pesce, gli occhi?
ULISSE
Ho dato un morso alla lingua. Ahi! Che male!
Ah! Mi rintrona, e non so come, al cuore!
Non ci badare.
ANTINOO
                                Eh, che vecchio bizzarro!
EURIMACO
Hai una lingua molto delicata!
CTESIPPO
E il cuore ancora più!
ANTINOO A EURIMACO
                                             Vieni; è già tardi.
Se no il galletto non si mette in pentola!

(escono tutti, salvo Femio che rimane, turbato e inquieto. Si guarda intorno)


FEMIO
Ulisse! Ancora mi vergogno e tremo!
Se ritornasse!

(tace un momento, poi singhiozza rabbiosamente)


                               Ah! spezza plettro e corde,
cantore prezzolato, ignobil servo
di tutti i Proci, che cantando vai