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ma fra due ore devi esser dissolta.
Fra poco sentirai la mia guardata
dissolvitrice. Addio, Iride!
IRIDE
                                             Addio!
Giunone! Io ti saluto per l’ultima
volta. Addio, povero mondo,
 a cui prodigavo i miei colori.
Ora chi ve li donerà?

(si siede sulla maneggia dell’albero del primo atto. Tace. Le gocce la guardano trasognate. Passano Bacco e i fauni urlanti e spariscono sghignazando, come una ventata. Il cielo si è un poco schiarito. Le nuvole appaiono sopra un biancore incerto, come del Sudicio. C’è una luce che non si sa se di luna o d’alba lagrimosa)


Sento, sento il dissolvimento fatale!
Gocce, sto per sparire!
L’ultimo vostro bacio!

(si baciano)


Guardate che non venga Arco!

(si alza in piedi, quasi più grande)


E ora udite quel che devo dirvi:
Sorelle, avrete i vostri bei colori,
vedete che ho potuto accontentarvi!
Tu avrai il rosso, e tu il verde, e tu
il mio arancione, e tu il giallo, e l’indaco
tu — non gridate sulle mie spoglie! —
e tu l’azzurro e tu il violetto.