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odia chi ha coraggio! E mi vedrete
qui, lo ripeto, steso a terra. Allora
il vento si sarà rincantucciato
nella sua caverna lontana,
e voi vi dondolerete alla carezza
di una brezza amante!
Ah! Ah!

(tuono, lampo terribile; Arco fa un salto e trasale tutto per il terrore)


Ecco la risposta di Giove.
Un lampo. Oh! perchè non mi ha colpito?
Bella morte per me. Un fulmine;
non si è più.

(tuono, lampo terribile)


        Alberi centenari
tremate anche voi, però.
Anch’io tremo, non sogghignate:
un fulmine vi può sradicare
— radici all’aria come una criniera! —
meglio di me! Non sogghignate!
Ho paura; ma lo sapevate
già, che la notte mi fa paura.
Ma dove posso andare?
Ditemelo, voi che non lasciate mai casa!
Io sono inseguito dalla mia paura.
Io voglio rivedere Iride,
perchè mi dica l’ultima risposta.
Ho ancora un lampo di speranza, io.

(tuono, lampo)


Aiuto! I miei nervi sono tesi,
e strappati! Ho paura! Ho paura!
Alberi centenari, io non vi sdegno.
Voi siete grandi ed io sono piccino.