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Ma non ti posso persuadere più!
Tu non capisci, tu non capirai
il tuo destino e la tua sorte bella,
la tua divinità. Il vino giallo
come il colore dei capelli ti ha
dato alla testa! Tu non puoi capire!
ARCO
Che dici, o amante, che borbotti? Parli
di un che capisce o che non può capire.
E di fortuna bella e di destino.
Di vino giallo... Sí, parli di vino.
IRIDE
E’ meglio che tu muoia di nascosto
a te.
ARCO
Oh! Muoio di nascosto a me!
Stringimi un poco sul tuo petto, o Dea
io non sono forte, sono tanto fiacco!
Io sono tanto debole! Accarezzami
un poco, rendi il bacio ch’io ti porgo.
IRIDE

(passandogli la mano nei pelli, tastando)


Arco, tu hai una capigliatura
soffice come la peluria al mallo
delle mandorle verdi. Senti il soffio
della mia mano? Sono contro te,
tutta per te. Son’io, Iride. Senti
la mia carezza?